DIRETTAMENTE DALLE SFILATE …. LE TENDENZE DI QUEST’ESTATE 2012
L’Occhiale nasce dal bisogno di un supporto alla visione, ma l’occhiale da sole – come quello da vista – con il tempo si sono piegati ai valori della moda diventando sempre più un accessorio che scandisce a sua volta i tempi delle tendenze Haute Couture. Per questo siamo andate a Parigi ed a Milano, le capitali della moda, per scoprire nuovi marchi, nuove tendenze, nuove idee per stupire i nostri clienti!
Abbiamo cercato un nuovo gusto che non fosse solo quello dei grandi brand multinazionali, qualcosa di particolare ed esclusivo solo per la nostra clientela. E le sorprese non sono mancate, e fioccheranno per tutto il 2012!
Infatti i nuovi modelli delle collezioni Sole e Vista di tutte le linee sono appena arrivate nei cassetti, pronte a incantarvi.
Primo tra tutti, come ogni grande eccellenza senza tempo : ALAIN MIKLI
Da oltre 25 anni Mikli crea “occhiali per vedere e farsi vedere” e il loro segreto risiede nell’alchimia di due passioni: quella di produrre utilizzando una lavorazione ancora totalmente artigianale, e quella di produrre creazioni senza tempo. Infatti nel suo unico e solo laboratorio parigino, Alain Mikli e il suo team di esperti artigiani sviluppa oltre 300 modelli di occhiali ogni anno, ma solo una manciata di questi viene poi selezionata dall’artista per essere distribuita sul mercato. Partendo dal concetto che ogni processo della lavorazione viene effettuato a mano, ogni modello è il risultato di gesti sottili che si avvalgono degli strumenti tradizionali nella creazione, nel perfezionamento dei dettagli… e nell’improvvisazione. Perciò ogni occhiale Alain Mikli prende vita dalle mani esperte di un artigiano che da un singolo pezzo di materiale grezzo gradualmente tagliato e levigato, scolpisce occhiali che “vestano i tuoi occhi" e che siano sempre il frutto perfetto di questa filosofia di “Passione”.
La nuova collezione di quest’anno trae ispirazione dal fantastico: il mondo delle favole. Infatti il nuovo viaggio di Alain Mikli ci porta lontano, nel mondo del folklore e delle leggende del “ Prince de Sassoun ” celebre libro francese, scritto ed illustrato da Alban Guillemois e Yvon Bertorello. Una favola di cui Mikli condivide l’origine – armena – e che narra di come la gioia e l’ottimismo possano sconfiggere le tenebre ed anche la morte. Questa collezione si compone di 12 magici pezzi. Ogni montatura presenta un frontale in titanio dalla forma rettangolare, ovale, a farfalla o addirittura a tiara, combinato con aste in celluloide. Cigliari in tinte forti danno l’impressione di slanciarsi come ornamenti dalle linee curve, tagliati come gioielli o addirittura corone. Le combinazioni di colori appariscenti come blu, verdi, marroni, rossi, viola, grigi ed arancioni con accenni di giallo, rosa e verde acido rivelano il fascino delle favole dietro questi occhiali. Accentuati dall’incredibile maestria e talento per il design provocante, con slanci di colore e vortici di racconti futuristici, questi deliziosi occhiali riusciranno ad incantare il “bambino” in ognuno di voi e vi guideranno al vostro personalissimo lieto fine.
Per quanto riguarda invece i grandi brand della moda internazionale, negli ultimi tempi si è andata consolidando una doppia tendenza che declina le collezioni femminili su due piani nettamente diversi. Infatti ci troviamo di fronte ad un dualismo tra opposti con, da un lato, una donna anni ‘60, femminilissima, a tratti pin-up e seduttrice alla Marilyn Monroe (come si vede anche nelle copertine delle riviste patinate), e dall’altro una donna scevra di orpelli, rigorosa ed a tratti quasi androgina, che sembra negare la propria femminilità in favore di un gusto prettamente maschile, molto alla Katharine Hepburn.
E declinando queste due “linee guida” alla riscoperta di forme vintage e materiali ormai dimenticati rifioriscono i colori. Perché questa stagione infatti è più’ di ogni cosa un omaggio alle tinte forti, alle fantasie di ogni tipo, dalle “marinare” rideclinate in una chiave a tratti shoking, con scacchi o righe bianche e blu, o gialle, rosse, addirittura fucsia, alle fantasie floreali , o ai colori pieni e materici, tutti sempre e comunque molto accesi e brillanti. – La moda vista come un’arte per mettere alla prova il proprio senso del colore mescolando, sovrapponendo, alternando, o affiancando il fucsia con l’arancione, il turchese con il viola, il giallo con il verde. E pensare ai mercati della frutta e verdura di Mauritius o delle Marchesi può aiutare. L’estate invita a sperimentazioni ardite, a giochi audaci, a percorsi “pericolosi” tra blocchi di colore che disegnano nuove bicromie e tricromie dalle geometrie precise. -
Colori e tendenze, queste, che aveva introdotto prepotentemente l’anno scorso Christian Dior, con la sua collezione Marquises, stravolgendo per prima i canoni fashion non solo dell’universo occhiali. Ma quest’anno il dualismo è di casa persino nella Maison d’ Avenue Montaigne, forse anche a causa dell’arrivo del suo nuovo direttore artistico, Raf Simons. E così gli occhiali Dior di quest’estate rivisitano i codici estetici della Maison rielaborandoli in una chiave contemporanea e luxury, seducendoci con volumi couture ispirati ad un raffinato stile Anni Cinquanta. E quindi troviamo : una collezione “tributo” alla storicità della Maison ed alle sue origini, molto ricca di colori – Collezione Croisette – , in contrasto con una collezione in equilibrio tra “New Look” e “Modern Elegance”, che si declina invece su tonalità lattee – Collezione Summerset- .
Motivo protagonista della collezione Croisette, che attraversa orizzontalmente tutto l’universo Dior di quest’estate, dall’abbigliamento al trucco, sono le righe, fluo e non solo. Le righe o meglio linee come omaggio al celebre artista e fashion illustrator francese Renè Gruau che collaborò con Monsieur Dior negli anni ’40 e ’50, creando le immagini icona della Maison. “Una linea? E’ la base di tutte le forme d’arte. Una linea può esprimere grandezza, nobiltà, sensualità, è la sintesi di tutte le sensazioni” – René Gruau
Così questa collezione dalla netta impronta “Cruise Fashion” è ricca di colorazioni vivaci e grafiche, scandite da striature colorate e trasparenti ed impreziosite dal decoro Godron, ormai iconico della Maison e dei suoi occhiali vintage. – D’altronde il Navy style è da sempre un grande classico dell’estate, che ritorna puntuale ma sempre con qualche stimolo in più’… ed il bello di questo targato 2012 è la sua reversibilità: studiato per il mare, perfetto per la città. Con un paio di occhiali bianco e rossi o bianchi e blu ci si sente subito in tema – come essere a Saint Tropez .
La collezione Summerset, invece, è ispirata allo stile Dior delle origini, quel New Look con cui Dior ridisegnò, valorizzandola, la silhouette delle donne nel dopoguerra. “Volevo che i miei vestiti fossero costruiti, modellati sulle curve del corpo femminile, di cui avrebbero disegnato il movimento” -Christian Dior. Per questo il nome originale della collezione, che uscì a Parigi nel ‘47, era “ Ligne Corolle ”: il corpo di una donna come la corolla di un fiore, ribattezzata poi da Vogue come New Look. Gli occhiali di questa particolare collezione propongono le classiche silhouette Dior di gusto 50’s,ma interpretate con proporzioni morbide, geometrie soft e delineate da sapienti lavorazioni a bassorilievo. Eleganti contrasti cromatici frontali, in esclusive tonalità lattee, definiscono un effetto “trompe d’oeil” attuale e sofisticato,mentre le raffinate aste color avana sono ornate dal logo “Dior” in metallo. Inoltre questa particolare collezione, all’insegna del lusso e della qualità della Maison, è ulteriormente impreziosita dalle lenti da sole “Zeiss”, sinonimo di perfezione ottica, visione perfetta ed elevata protezione per i nostri occhi. Il resto della collezione sole Dior di quest’estate si declina in nugolo di forme a farfalla arricchite da doppi strati di celluloide che sfumano in colori cangianti o stampe maculate, provenienti dalle sfilate, e adorne dei motivi emblematici della Maison come l’Ovale Sfaccettato, il Godron ed il celebre Motivo Cannage, intramontabile firma dell’eleganza Dior e pattern della sua top line.
Chloè , invece ci regala una collezione in cui l’attenzione non è mai ostentata ma si esprime appieno nei dettagli che rendono così unico e desiderabile ogni modello di questa particolare stagione. La ricerca della classe è infatti, l’essenza portante di ogni singola lavorazione presente su queste montature, dal famoso e delizioso fiocchetto in metallo, al tap Chloè in oro satinato applicato sulle aste, alle chaines immerse nei frontali ampi, alle bordures in pizzo di metallo provenienti dalle borse, alla scelta dei colori così spiccatamente francese. Regnano i beige, i tortora, i cipria, i salvia, le tartarughe e le lastre gessate con colorazioni a contrasto tra frontale e aste, e le forme dolci così femminili, da femme fatale che ci ricordano un po’ la Dolce Vita ed un mondo che resta vivo solo nei vecchi film in bianco e nero e nei nostri sogni.
Altra novità esclusiva di quest’anno, una stella in rapida ascesa nel mondo della moda, in tutti i sensi, Stella McCartney. La sua collezione possiamo riassumerla così: – Compostezza, garbo ed un punto di colore: il “biscotto”. Marcato come in certi impasti dov’è caduta qualche goccia di cioccolato in più, o stemperato in sofficità di panna, è il filo conduttore di una primavera che si ispira agli anni Sessanta. Persino gli occhiali a “Televisore” sono resi radicalmente chic da una sfumatura pastello che riesce ad essere discreta. Volumi morbidi e burrosi sposano tinte delicate o soluzioni rigorose e decise che si compongono su costruzioni semplici o strutturate, che includono pragmatiche patch, accostamenti di tagli puliti e pieghe voluttuose. Il “biscotto” è il co-protagonista silenzioso di un’immagine che evoca e non dice, suggerisce e non rivela, avvolge ma non definisce, catalizzatore di uno stile inconfondibilmente femminile che si sposa con il nero per sottolineare la “silhouette” di occhiali indimenticabili.
La nuova collezione di occhiali da sole Chanel gioca con un design scevro, a tratti sportivo, ma sempre femminile ed alla riscoperta dei materiali e delle lavorazioni così care alla griffe. – Giocando in combinazione attenta e precisa con due non colori per eccellenza, quel bianco e quel nero utilizzati in simbiosi e in contrasto che, ciclicamente, ritornano nel guardaroba femminile : l’accostamento non è funzionale a se stesso, ma esprime il codice di una semantica più profonda, fatta del diritto e del suo rovescio, di un gioco di forze opposte e complementari (…) . Così il bianco nel nero e viceversa il nero nel bianco diventano interpreti di un dialogo visualizzato, codificati in divertissement orientaleggianti, in geometrie essenziali, in sequenze positivo e negativo, gli accessori mettono in primo piano la voglia di sperimentare nuove strade grafiche, giocano con l’equivoco maschile-femminile, inseguono decorazioni classiche o si ispirano a virtuosismi ornamentali. Senza rinunciare alla libertà della tridimensionalità ottenuta con applicazioni materiche o insoliti giochi trompe d’oeil.- Così il motivo matelassè in pelle della famosissima borsa ritorna sulle aste cucite o impresse di montature dalle forme accattivanti, la perla bijoux negli occhiali dalle lastre tweed cangianti, e le celluloidi colorate impresse della trama tweed sono superficie preziosa per frontali ed aste ricercatissime decorate dalla classica doppia C, logo intramontabile della Maison di Gabrielle.
Sempre da Parigi arriva anche la nuova collezione Kenzo, disegnata dal meraviglioso Antonio Marras che ci conduce in un prato pieno di fiori disegnati a mano che sbocciano come per incanto. – Petali che sembrano ondeggiare e foglie che costruiscono intrecci intricati sono rappresentati con pennellate dai colori forti, vivaci, energizzanti, presi a prestito dai motivi floreali dei tessuti tradizionali taiwanesi degli anni Cinquanta. Anche nella moda i fiori portano un messaggio di benvenuto alla nuova stagione diventando il motivo conduttore che invade immediatamente il campo con micro e macro boccioli, ramage e bouquet. Infatti questa primavera invita alle sperimentazioni più ardite. Per dare corpo, vigore, spessore agli accessori la ricerca creativa di Kenzo ha cercato alleanze nella tradizione giapponese dell’_origami,_ tanto care al fondatore della Maison. Il risultato sono piccoli capolavori scultorei rifiniti e definiti in ogni singola parte con precisione quasi chirurgica che regalano una nuova prospettiva a boccioli belli da vedere, ma anche da toccare. I materiali, lavorati con una capacità che sfrutta al massimo le loro caratteristiche intrinseche, sono la chiave di volta di un percorso che invita ad entrare in una insolita serra dove micro e macro fiori sono realizzati in smalti e resine lucide e colorate. Ci si trova davanti ad un giardino in pop-up che si espande … arte a tutti gli effetti. -
E da Milano ritorna in grande stile la nuova collezione di occhiali Ferragamo, con un nuovo mood più fashion ed un’immagine molto sofisticata affidata alla bellissima Gisele. – Coralli, conchiglie, cavallucci e stelle, eternamente plasmate dal moto delle correnti, definiscono l’estetica estiva dell’immagine di questa collezione che sembra emergere da profondi fondali dalle note cromatiche abbaglianti di blu zaffiro, verde smeraldo, rosso pompeiano e beige dorato, i colori storici della Maison fiorentina. – E dagli abissi del suo Heritage affiorano anche i simboli iconici di casa Ferragamo, interpretati secondo la più classica iconografia del genere, ma attualizzata dalla forza di materiali che evocano percezioni sinestetiche inedite. Ritroviamo “il Gancino” – usato negli anni Settanta come chiusura di una borsa, ideata per la madre da Fiamma, la maggiore dei figli di Salvatore Ferragamo, ispirato dal cancello in ferro battuto di Palazzo Spini Feroni, sede medievale dell’azienda a Firenze – il “Vara” – fiocco in gros-grain fermato da placca dorata su cui è inciso il logo Ferragamo ideato sempre da Fiamma – e “le Scarpine” – celebre motivo dei foulard della Maison che hanno per protagoniste le scarpe storiche disegnate da Ferragamo. – Si delinea così il codice espressivo di una donna sensuale, conturbante o nostalgica, che sorge dalle spume marine come una novella sirena incantatrice. Pericolosa ed ammaliante come nelle raffigurazioni di Sir John William Waterhouse, nostalgica e malinconica come l’eroina di Andersen, – bella e conturbante come un’icona Hollywoodiana dell’età d’oro, proprio quella in cui Salvatore Ferragamo era il “calzolaio delle stelle”.
Dopo anni di silenzio e sull’onda del colore esplode la nuova collezione Romeo Gigli. – Impossibile rimanere indifferenti ad una esplosione di colori come quella di questa estate . Fucsia, arancione, giallo, verde e rosso, ricalcano le orme cromatiche di buganvillea, geranio, iris e girasole per imprimere un’energia contagiante a tutti gli accessori e trasformando colori audaci in firme fluorescenti. Un gioco che poi si fa più audace quando si ha voglia di mettere insieme il maschile con il femminile, qualcosa di ieri con il nuovo di oggi, il glamour degli anni Ottanta con le rivisitazioni dell’ultimo decennio. E così in una ricerca per niente facile, ritroviamo l’eleganza di un paio di occhiali dalle linee vintage prese a prestito dagli iconici Rayban o Dior, ma rideclinati con materiali avveniristici (..). Questi occhiali sembrano richiamare forme d’arte contemporanea, diventando l’espressione di una follia creativa da condividere, protagonisti di un mondo ricco di sovrapposizioni di stile, fraintendimenti voluti e imprevisti di percorso, dove si passa da un estremo all’altro, come dal Fluo al bianco. Un bianco sinergico e costruttivo, solido e materico, estremizzato nelle sue sfumature fino a sembrare “costruito” in un laboratorio clinico per purezza e incontaminazione. Un mondo di contraddizioni quello di questa nuova linea Romeo Gigli, come un piccolo “Paese delle Meraviglie” in cui non si sa mai cosa aspettarsi… ma dove non manca l’originalità e la voglia di osare!
Jill Sander è da sempre la regina del minimalismo, che affascina per la sua semplicità ed eleganza. Il suo stile minimalista e privo di qualsiasi ornamento superfluo ha saputo imporsi come risposta tangibile per tutte quelle donne che desiderano sottolineare la loro femminilità nonostante una carriera di successo. La classe con un tocco di glamour si può’ definire il motivo portante di questa collezione di occhiali in cui risalta l’eleganza semplice e la modernità di forme e colori contemporanei. – Un bouquet di tonalità volatili come la cipria. Golosi come lo zucchero filato. Invitanti come sorbetti. Le palette di quelli che, comunemente, vengono definiti i “colori pastello” rende più tangibile l’arrivo della nuova stagione. Ma anche perché per sobrietà e discrezione assicurano un’ allure aristocratica e sofisticata agli accessori. Un po’ più pastosi e materici, un po’ più pieni e corposi del solito, i salvia e gli anice, i glicine ed i lavanda, i canarino e mimosa, i rosa ed i crema, i ciliegia ed i salmone declinati nelle loro infinite nuances, dimostrano di possedere una versatilità che li rende trasversali ai materiali, ai finissaggi, alle decorazioni. Riprendono gli stilemi dei caramellosi anni Cinquanta, forme dolcemente squadrate e sfumature delicate, tutti realizzati con celluloidi estremamente trasparenti, o graffiate al laser per un effetto opaco e metalli sottili e sabbiati. Il colore che definisce le forme, le esalta, e nient’altro. La vera classe per accompagnare una donna che ritrova un’eleganza non urlata attraverso colori retro, poco appariscenti e molto evanescenti. -
Anno di rivoluzione stilistica anche in casa Swarovski dove il colore diventa totale, materico, avvolgente. – Da usare senza riserve prendendo a prestito la gamma dei Pantone che sfiorano il turchese, si tuffano nel blu, e riemergono dal grigio o dall’oro. Una palette dai toni freddi scalda l’estate lasciandosi alle spalle gli eccessi vitaminici ed energizzanti dei colori fluo, ma esasperando al massimo un’intensità cromatica in “tinta unita” capace di dare forma e corpo a questi accessori. Grazie alla capacità di mescolare con una sapienza che sfiora l’artigianalità, i pesi di diversi materiali per ottenere un mix match di sfumature dai riflessi incantevoli . (…) Mentre i metalli nobili offrono con generosità le proprie performance cromatiche per rendere ancora più preziosi, almeno alla vista, gli accessori. Effetti laminati, bagliori accecanti, scintille di luce, textures rifrangenti. Quando lo scrigno che custodisce i must have si apre, escono come fuochi artificiali,occhiali e gioielli di hollywoodiana memoria.
La nuova collezione di occhiali da sole Marc Jacobs celebra le esclusive icone che rendono inconfondibili gli accessori creati dallo stilista newyorchese. Gli ampi occhiali da sole dalla linea arrotondata si esprimono con un affascinante mood anni ’60, enfatizzato da inserti che ricordano i suoi temi, primo tra tutti Daisy, la margherita a lui così cara da essere uno dei suoi profumi più’ venduti. Oppure le minute viti a vista, dettaglio squisitamente vintage come la forte personalità di questi occhiali dalle forme extra large, i colori vivaci e luminosi, e gli spessori sempre marcatamente accentuati ed esasperati attraverso doppi o tripli bordi con colori a contrasto.